Storie

Capolavori provvisori

Esistono costruzioni che richiedono perizia, capacità di calcolo e di analisi, specifiche garanzie di sicurezza e standard di qualità. Sono piccoli capolavori d’ingegno, eppure nascono sapendo che la speranza del committente è che durino il meno possibile. Eppure non sono opere effimere, come l’araba fenice sono pronte a rinascere a centinaia di chilometri di distanza.

Esistono costruzioni che richiedono perizia, capacità di calcolo e di analisi, specifiche garanzie di sicurezza e standard di qualità. Sono piccoli capolavori d’ingegno, eppure nascono sapendo che la speranza del committente è che durino il meno possibile. Eppure non sono opere effimere, come l’araba fenice sono pronte a rinascere a centinaia di chilometri di distanza. La loro dote migliore è l’adattabilità, passando senza problemi da edifici liberty a palazzi razionalisti. Nel gergo edile e della progettazione sono definite opere provvisorie o temporanee, in quello comune: ponteggi. Non cambia il fatto che risultano essenziali in qualsiasi cantiere. Nel Moesano è nata una nuova società, la Marssal SA, che vuole portare in Svizzera un’esperienza pluridecennale nel settore maturata oltre confine. Ne abbiamo parlato con il direttore, Fabio Porzionato, impegnato nel cantiere dei lavori di rinnovo del palazzo dell’Onu a Ginevra.

 

Direttore, come nasce Marssal SA?

“Marssal SA nasce da un progetto di collaborazione sviluppato da tre imprenditori: Fabio Porzionato, direttore di Marssal SA, residente da anni a Lumino, l’ing. Andrea Galli, presidente della Marssal SA e titolare di Galli Group SA, ed Enzo Mariotti, fondatore e presidente di Marssal srl e di Cismont srl, società che hanno entrambe sede a Cisliano, in Italia. Il progetto ha per missione lo sviluppo delle opere provvisorie e temporanee nei cantieri edili nel territorio svizzero, sulla base della lunga esperienza nella fornitura di tali opere maturata da Marssal e Cismont in Italia, con cantieri internazionali. Per esempio: Qatar, Arabia Saudita e Polonia. La storia di Marssal srl è legata alla storica Ponteggi Dalmine spa, fino alla fine degli anni Novanta, e successivamente alla Marcegaglia Spa che ne ha rilevato la proprietà”.

 

Da quando operate?

uali sono le vostre attività principali? Come siete strutturati? “Marssal SA è nata da poco, l’atto costitutivo è del 27 luglio 2020, ma ha già iniziato a registrare importanti sviluppi, nei primi tre mesi l’obiettivo è stato quello di farsi conoscere sul territorio ticinese e moesano, dal mese di ottobre 2020 sono iniziati i primi cantieri e nel mese di gennaio 2021 è partito il cantiere che fa parte di un grande progetto chiamato Renovation Palais des Unions a Ginevra. Ad oggi sono montati in cantiere circa 15’000 mq di ponteggio, 5 montacarichi per il trasporto in verticale di materiali e persone. Il personale è passato da una singola unità nei primi tre mesi alla situazione attuale che vede un direttore, una collaboratrice tecnica/amministrativa, un collaboratore tecnico/commerciale, un progettista e 6 collaboratori addetti al montaggio delle strutture e delle macchine”.

 

Quali sono i principali cantieri nei quali siete impegnati?

“I cantieri aperti oggi sono circa 15, altrettanti devono cominciare. Spaziamo dal grande al piccolo cantiere senza differenza alcuna, abbiamo la fortuna di poter lavorare con ottime aziende, che possono essere gruppi di investimento, general contractor, imprese di costruzione, studi di progettazione e chiunque ruoti intorno al mondo edile. Porremo grande attenzione anche ai lavori di genio civile e di sviluppo infrastrutturale, con la chiara volontà di partecipare ad appalti pubblici promossi dai cantoni ed altri istituzioni”.

 

Direttore, ha parlato di un vostro impegno nella sede ONU di Ginevra. In cosa consiste esattamente?

“Presso la sede del Palazzo dell’ONU stiamo fornendo prima di tutto un servizio che va da un’approfondita progettazione sia tecnica sia in materia di sicurezza. Abbiamo realizzato il montaggio di tutti i ponteggi di facciata esterna, quelli interni e tutti i montacarichi da cantiere monocolonna e bicolonna ad alta portata. Le particolari difficoltà di questo importante cantiere sono diverse. L’organizzazione generale dei tempi e della logistica va costantemente confrontata con le rigide procedure di sicurezza e di comportamento che questa organizzazione richiede. Inoltre, l’altissima professionalità dei nostri operatori in cantiere che deve confrontarsi con i diversi attori multilingue, soddisfacendo ogni esigenza richiesta. Vi è poi da prestare attenzione al manufatto architettonico di elevata importanza e delicatezza. Non da ultimo occorre garantire l’operatività degli uffici internazionali. L’attenzione alle norme di sicurezza e al rispetto dei contratti collettivi è massima. Ci confrontiamo costantemente con ispettori dell’Onu e ispettori della città di Ginevra, dove vigono procedure molto più severe che nel resto della Svizzera”.

 

Quali soluzioni tecnologiche o vantaggi offrite?

“I vantaggi offerti dalle proposte Marssal SA sono molteplici. Prima di tutto un forte servizio di progettazione sia in fase di preventivo che durante l’esecuzione, e ciò è fondamentale per evitare ritardi, incomprensioni, sprechi di tempo e di produzione. Il lavoro vogliamo farlo bene subito. La sicurezza dei montatori è posta in grande evidenza con attrezzature di sicurezza di alto livello e procedure semplici chiare ed efficaci”.

 

Quali sono le difficoltà maggiori nel settore?

“Le maggiori difficoltà del settore sono nella scarsa propensione all’innovazione ed all’investimento. Le opere provvisorie sono accessorie nell’ambito del cantiere e spesso la loro importanza è trascurata, anche in dispregio alle normative. Un esempio per tutti è la larghezza degli impalcati che i ponteggi devono avere in Svizzera per i lavori di muratura. La norma SUVA prescrive un minimo di 90 centimetri con portata di carico di 300 kg/mq, ma molte volte vengono montati di larghezza e portata inferiore. Noi ci siamo fatti scrupolo di studiare la normativa SUVA e di proporre solo sistemi che la rispettino e magari possano offrire migliori prestazioni, efficienza e sicurezza. Il telaio da noi adottato ha piano di calpestio largo un metro. È ovvio che un telaio con piano di larghezza un metro costa di più di uno col piano da 75 centimetri, ed è ovvio che il primo rispetta la norma ma il secondo no, se non per i soli lavori di imbiancatura.”

 

Ma il mercato è disposto a pagare questa differenza che fa sì che la norma sia correttamente rispettata? In altre parole, il mercato è disposto a investire in questo senso?”

In cosa consiste la collaborazione con Marcegaglia? “La collaborazione con Marcegaglia pone l’accesso a prodotti di elevato standard qualitativo, sviluppati in decenni di esperienza, di adeguamento normativo, di investimenti. Marcegaglia è il maggiore produttore di ponteggi in Italia ed è in grado di soddisfare richieste di ogni volume e specializzazione”. Progetti e obiettivi futuri? “Il nostro obiettivo è sviluppare e consolidare l’attuale struttura dedicata al montaggio e noleggio, diventando un partner di riferimento per i vari clienti. Inoltre, per il settore genio civile, eseguiamo puntellazioni e centine, mentre per studi di architettura, privati e aziende, eseguiamo arredi come librerie, scale, soppalchi, scaffalature e qualsiasi opera con tubi”.

Colonna sonora